I dieci buoni motivi per diventare volontario

Diventare volontario non è solamente una scelta ma anche una responsabilità che la persona decide di assumersi. Ogni anno le persone che decidono di iniziare questo percorso sono sempre meno, nonostante il grande impegno che ANPAS e le pubbliche associazioni impiegano per erogare un’esperienza unica nella vita. Oggi più che mai è necessario l’aiuto da parte di tutti, per garantire un’assistenza a 360 gradi per ogni cittadino. Spesso l’immagine del volontario viene distorta da pregiudizi e luoghi comuni. Oggi vi spieghiamo i 10 buoni motivi per diventare volontario, per chiarire ed esporre il ruolo del Soccorritore all’interno del Emergenza extraospedaliera e le sue competenze.

1) Sviluppo di competenze

Oggi è sempre più facile imbattersi in una situazione di emergenza, sia in strada che sul luogo di lavoro. Seguendo il percorso formativo per diventare Soccorritore, la persona sviluppa competenze di base di Primo Soccorso, necessarie per la valutazione di un individuo in imminente pericolo di vita. In momenti di emergenza è sempre utile conoscere i principali protocolli di emergenza e saper come muoversi, rispettando i limiti delle proprie conoscenze. Diventando volontario, inoltre, la persona sviluppa la capacità di relazionarsi con i colleghi di lavoro e con il paziente. Il lavoro di squadra rimane un pilastro importante per quanto riguarda l’emergenza extraospedaliera, rendendo il soccorso dinamico e veloce. Per questo motivo è fondamentale saper instaurare un rapporto basato sulla fiducia. Il volontario può utilizzare questa abilità anche al di fuori del contesto lavorativo.

2)Aumento della fiducia in se stessi

Essere più sicuro di te stesso è sinonimo di determinazione. Diventare volontario ti aiuta a fissare obiettivi a breve, medio e lungo termine e questa pratica è uno dei pilastri fondamentali per il consolidamento della fiducia nella propria persona. Essere coscienti delle proprie capacità non è legato solamente alla pratica giornaliera, ma soprattutto alla sfera emotiva di una persona. Il volontario infatti è inserito in un percorso non solo per l’acquisizione di competenze secondo obiettivi, ma è legato emotivamente alla propria squadra. Questa atmosfera genera una fiducia reciproca capace di portare i limiti che si credevano invalicabili a essere superati, con il sostegno di tutto il gruppo, nei momenti migliori e nei momenti peggiori.

3)Partecipazione attiva per la comunità

Il soccorritore non è chiamato solamente a svolgere determinate mansioni pratiche. Spesso è chiamato a eseguire uno dei compiti più difficili: ascoltare. La partecipazione attiva è necessaria per andare a tutelare la fascia più debole della società, e per fare ciò è necessario conoscere in modo approfondito il problema. Durante questo percorso ci sono svariate occasioni in cui è necessario ascoltare, in modo attivo, i bisogni di ogni cittadino. Sono le più piccole azioni che fanno la differenza, rendendo le persone più inclini a provare empatia verso il prossimo.

4)Aiuta a livello lavorativo

La leadership è un aspetto che da sempre ha attratto i datori di lavoro esterni alle ONLUS. Una persona che fa volontariato è in grado di gestire situazioni ad alto rischio, coordinando più persone per raggiungere uno scopo nel minor tempo possibile. Questa è una qualità molto preziosa e molto rilevante per un Azienda. E’ un chiaro segnale che dimostra di essere già pronti per dirigere un team.

5)Curriculum Vitae

Il curriculum vitae è il tuo biglietto da visita, solo più ingombrante. E’ fondamentale svolgere servizio volontario perché nessun’altra esperienza permette lo sviluppo di competenze a livello umano come questa. E’ importante documentare tutto il background lavorativo all’interno del mondo del Volontariato per presentare meglio te stesso, le tue competenze specifiche e generali.

6)Riflessione su sé stesso e sulle scelte future

Molte persone dopo questa esperienza hanno preso decisioni diverse da quelle precedentemente scelte. Spesso viene visto il mondo, e la società odierna, da un’altra prospettiva, scoprendo se stessi e i propri bisogni reali. In più di un’occasione abbiamo riscontrato drastici cambiamenti di posizione nei nostri volontari rispetto a svariati argomenti, come lavoro, visione del mondo e umanità. La più grande lezione che molti volontari imparano è non dare niente per scontato.

7)Ora e adesso

Per diventare volontario bisogna seguire un percorso con costanza e disciplina. Richiede sacrificio, poiché è necessario investire del tempo per acquisire le competenze di base. Il motto di AVAP Sestola – Never Settle si riferisce proprio a questo “sacrificio”. La volontà di migliorarsi e di non fermarsi davanti alle avversità rende la persona tenace e determinata a promuovere il bene per la collettività. E’ importante seguire il principio di Ora e Adesso per non fermare il progresso del proprio carattere e delle proprie competenze.

8)Porti speranza nella vita delle persone

Il detto “il mondo è bello perché è vario” non è sempre azzeccato per la realtà in cui viviamo oggi. Le persone non credono più nel concetto di solidarietà già da molto tempo, e il volontario è la prova vivente che dimostra il contrario. Non si aiuta solamente una determinata fascia sociale, ma tutti i cittadini, dal più povero al più ricco, dal più fortunato al meno fortunato.

9)Uscire dalla routine

Ogni giorno siamo sommersi dai mille impegni e dai mille problemi che la vita ci presenza, soprattutto a livello lavorativo. Il servizio volontario è un momento in cui si può staccare la spina e concentrarsi solamente sui propri bisogni. Ogni turno è diverso e ogni situazione è differente. Prendere un giorno a settimana dove puoi dedicarti agli altri e a te stesso rende lo stress lavorativo più semplice da gestire e meno pesante.

10)Fare volontariato con AVAP Sestola

Avap Sestola dal 1985 mette al centro dell’Associazione le persone, valorizzando ogni capacità e qualità. Per capire bisogna provare. Sei pronto a iniziare questa esperienza ma non sai come iscriverti? Troverai tutte le informazioni qui.

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